
L'antenata dell'attuale cravatta era una striscia di stoffa di vari colori indossata dai legionari romani. La sua funzione pratica era quella di proteggere le vie respiratorie durante le marce, infatti specialmente i gruppi di retroguardia o che seguivano le salmerie o la cavalleria erano afflitti da continue nubi di polvere sollevate dai terreni spesso sterrati. Come tutti gli ornamenti di moda inizia con una specifica funzione nella vita di tutti i giorni ma poi col tempo perde l'aspetto funzionale e guadagna terreno nel suo ruolo ornamentale acquisendo bellezza, colore, preziosità. L'origine del nome italiano è molto discussa ma pare che abbia un legame con i soldati croati che la utilizzarono nella loro uniforme nella guerra dei 30 anni destando curiosità nel popolo italiano che ovviamente non sapeva come chiamarla. Oggi è un oggetto da cui non può prescindere chi vuole essere davvero impeccabile in termini di eleganza e protocollo. La larghezza può variare tra i 4 e i 9 cm la lunghezza si attesta sempre intorno al metro e cinquanta ma il tessuto principalmente deve essere di seta purissima.

Curiosità sulla cravatta
Un senatore italiano non può entrare in Senato senza la cravatta. Per sfida a questa regola, il senatore Speroni indossava le cravatte più impensabili: con disegni di maiali, texana di cuoio e così via. Alla fine degli anni novanta Thomas FinkeYong Mao, due ricercatori del Laboratorio Cavendish dell'Università di Cambridge, hanno dimostrato attraverso modelli matematici che esistono esattamente 85 nodi possibili per una cravatta convenzionale. In questo modo sono anche stati scoperti dei nuovi nodi, uno dei quali è stato ribattezzato "nodo Fink". La vendita delle cravatte negli anni è particolarmente diminuita. Un tempo era praticamente impossibile andare al lavoro senza cravatta oggi viene utilizzata unicamente da alcune categorie o in eventi particolarmente eleganti